Il passaporto europeo per cani, gatti e furetti
Ogni cane che viaggia all’estero deve essere accompagnato dal "Passaporto europeo per animali da compagnia" (Pet Passport) che attesta la regolare identificazione del cane, gatto o furetto e le coperture vaccinali obbligatorie, in ottemperanza alle norme europee (Regolamenti n. 576/2013/UE e n. 577/2013/UE) sui movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia.
Il Passaporto Europeo viene rilasciato dai Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali, dopo che il proprietario avrà esibito:
- il certificato di avvenuta applicazione del microchip e di registrazione all’anagrafe canina (è ammesso il tatuaggio purché leggibile e solo se apposto prima del 3 luglio 2011);
- il libretto delle vaccinazioni del cane attestante la vaccinazione antirabbica: se quest’ultima risulta in corso di validità verrà annotata sul Passaporto dal Medico Veterinario dell'ASL. Le vaccinazioni successive al rilascio del Passaporto vi potranno essere annotate direttamente dal Medico Veterinario libero professionista che le esegue.
La vaccinazione antirabbica è considerata valida soltanto dopo che siano trascorsi 21 giorni dalla vaccinazione primaria.
Se un richiamo vaccinale viene eseguito dopo la scadenza del periodo di validità, la vaccinazione dovrà essere considerata alla stregua di una vaccinazione primaria, dovranno quindi trascorrere nuovamente 21 giorni affinché possa essere considerata valida. La durata di validità della vaccinazione antirabbica varia da uno a tre anni, a seconda dell'autorizzazione all'immissione in commercio ottenuta dalla casa farmaceutica.
L'età minima per poter ricevere la vaccinazione antirabbica è sempre 12 settimane.
Alcuni Stati dell’Unione Europea, in deroga, accettano:
- cani al sotto le 12 settimane di età non vaccinati contro la rabbia;
- cani che, seppur vaccinati e di età compresa tra le 12 e 16 settimane, non soddisfino ancora le condizioni di validità della vaccinazione.
Si può verificare i Paesi che si avvalgono delle suddette deroghe consultando il sito della Commissione Europea.
In questi casi, il passaporto deve essere rilasciato ai proprietari anche in assenza di vaccinazione antirabbica.
Alcuni Paesi come Regno Unito, Irlanda, Svezia, Malta, Norvegia e Finlandia hanno recentemente semplificato le regole di ingresso dei cani, tuttavia possono ancora prescrivere particolari accorgimenti come il trattamento contro la tenia (Echinococcus multilocularis).
In alcuni Paesi europei, infine, è vietato l’ingresso degli esemplari delle razze canine ritenute pericolose.
Approfondimenti sono pubblicati sulle pagine «Viaggiare con gli Animali» del sito www.salute.gov.it
PAESI TERZI
Se la meta del viaggio o la provenienza dell'animale è un Paese extra-UE è importante verificare la sussistenza di eventuali adempimenti sanitari e normativi supplementari. E' consigliabile rivolgersi all’ambasciata in Italia del Paese Terzo oppure ai Servizi Veterinari dell’Azienda Sanitaria Locale.