Le principali malattie trasmesse dalle zecche - Ambulatorio Veterinario Gabbro

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Le principali malattie trasmesse dalle zecche ai nostri animali in Italia
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Piroplasmosi
La piroplasmosi è causata un protozoo del genere Babesia e colpisce il cane.
Il passaggio delle babesie dalla zecca al cane avviene dopo ca. 36-48 ore ed il periodo di incubazione (il tempo che intercorre tra la trasmissione del protozoo e la comparsa dei sintomi) è variabile, da qualche giorno a 3 settimane.
Una volta penetrata, la babesia si moltiplica nei globuli rossi determinandone la rottura e provocando così una sindrome caratterizzata da febbre e abbattimento, anemia, ittero e possibili complicazioni a carico di apparato renale, digerente e sistema nervoso.
Ma non sempre un’infezione da Babesia determina la comparsa di una malattia così conclamata, i sintomi possono essere più attenuati e la malattia più subdola. Viceversa, nel caso di infestazioni gravi si può avere un decorso rapidissimo con morte in pochi giorni.
Questa variabilità dipende
  • dalla specie di Babesia coinvolta:ne esistono diverse, la più comune in Italia è la Babesia vogeli, la più pericolosa invece è la Babesia canis, quest’ultima trasmessa dalla zecca Dermacentor reticulatus;
  • dal numero di zecche infette che parassitano il cane trasmettendogli i protozoi;
  • dalla resistenza dell’animale stesso.
Ehrlichiosi
L’ehrlichiosi è una malattia batterica causata da diverse specie di batteri intracellulari (Ehrlichia canis, E. ewingii, Anaplasma phagocytophila, A. platys..) che può colpire sia il cane che il gatto, oltre che l’uomo.

I batteri, una volta inoculati dalla zecca, si localizzano all’interno dei globuli bianchi (monociti o granulociti) o delle piastrine - dipende dalla specie - creando disordini ematologici e una presentazione clinica molto variabile, con sindromi febbrili, aumento di volume della milza, emorragie, anemia, problemi oculari, zoppie ecc.

La trasmissione avviene dopo 24-48 ore ed il periodo di incubazione è di 1-2 settimane.

La malattia si presenta con una prima fase acuta, che può dare sintomi più o meno appariscenti a seconda della specie batterica in causa e delle caratteristiche del soggetto colpito dall’infezione. Segue poi una fase subclinica in cui non si hanno più sintomi clinici evidenti ma la malattia sta progredendo verso la fase cronica, quella generalmente più pericolosa poichè animali gravemente malati possono sviluppare quadri clinici molto seri e potenzialmente mortali.
Malattia di Lyme o Borreliosi
La malattia di Lyme prende il nome dalla omonima cittadina, nel Connecticut, dove negli anni ‘70 si verificò un'epidemia di questo male che si manifestava principalmente sotto forma di artriti misteriose, soprattutto infantili. Questa malattia - presente anche in Italia - colpisce quindi sia il cane che l’uomo, mentre il gatto è piuttosto resistente e in genere non sviluppa segni clinici.
L’agente patogeno è un batterio spiraliforme, Borrelia burgdorferi, che provoca una malattia subdola e pericolosa.
Il periodo di incubazione è molto variabile ed i segni clinici possono comparire a distanza di molto tempo dal morso della zecca, questi comprendono: zoppia, febbre e depressione, problemi renali, cardiaci e epatici. La risposta immunitaria dell’individuo influenza fortemente l’evoluzione della malattia, quindi non tutti i cani infetti sviluppano i sintomi clinici sopra citati.
Nell’uomo la prima fase dell’infezione è caratterizzata da una reazione cutanea caratteristica, l’eritema migrante, che si presenta come un alone rosso con pallore centrale che poi tende a diffondersi, mentre nel cane questa presentazione è poco comune.
Il tempo di trasmissione sembra essere particolarmente breve, pare infatti che la zecca possa trasmettere la malattia già dopo 16-24 ore.
Epatozoonosi
L’epatozoonosi è una malattia trasmessa dalle zecche che può colpire sia il cane che il gatto.

L’agente patogeno è Hepatozoon, un protozoo che, diversamente dalle malattie descritte prima, non viene inoculato attivamente dalla zecca al cane o al gatto, ma viene “assunto” dall’animale per ingestione della zecca (quando gli animali, specialmente i cani, si mordicchiano per staccarsi i parassiti di dosso) oppure, soprattutto il gatto, per ingestione di piccole prede che avevano a loro volta mangiato una zecca portatrice di Hepatozoon.

L’infezione può essere asintomatica passando quindi del tutto inosservata, oppure essere caratterizzata da sintomi più o meno importanti, a seconda del numero di parassiti che entrano nell’animale. Tali sintomi comprendono febbre, dimagrimento, stanchezza, anoressia, anemia e dolori muscolari.
Encefalite da zecche
Si tratta di una malattia presente soprattutto nell’Est Europa, ma di cui si sono avuti sporadici focolai anche in Italia, Toscana compresa. L’agente patogeno è un virus della famiglia Flaviviridae (parente del virus della West Nile Disease) che infetta un gran numero di animali, uomo compreso, e può provocare una malattia a interessamento neurologico molto grave (soprattutto nel cane), in genere a presentazione acuta, carattere progressivo ed esito mortale.
I sintomi più comuni nel cane sono febbre alta, convulsioni, deficit neurologici multipli e paresi. Il tempo necessario alla trasmissione della malattia non è noto, ma si presume sia piuttosto breve.
Non tutti i soggetti infettati sviluppano l’encefalite e molti possono restare del tutto asintomatici (nell’uomo il 70% delle infezioni passa inosservata), ma quando la malattia si manifesta è particolarmente grave e purtroppo non esiste un trattamento eziologico in grado di combatterla efficacemente.

             
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